Tony Hawk's Downhill Jam

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  1. sasuke.. uchica
     
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    Il countdown inesorabile prosegue la sua avanzata verso lo zero. Oltreoceano giocatori di tutte le età e i generi si agitano di fronte a monitor, tv o proiettori tentando di uccidere nemici, fare un po’ di sport o dirigere orchestre sinfoniche.

    Malati febbricitanti con un termometro in bocca vedono funghetti e idraulici baffuti che emettono strani versi.
    Wii diventa la parola dell’inverno, la risposta degli studenti in classe durante l’appello della maestra.

    In attesa di mettere le mani sulla nuova console Nintendo (ricordiamo l’uscita il 7 dicembre per quanto riguarda l’Italia) continuiamo l’analisi e le impressioni d’uso per quanto riguarda i titoli del lancio; questa volta parliamo di Tony Hawk Downhill Jam.
    Per chi non conoscesse questa famosa serie (uno dei brand più conosciuti e longevi nell’industria del videogame), Tony Hawk è una simulazione di skateboard, titolo multipiattaforma arrivato alla sua ottava comparsa su console.
    Il Tony next-generation si adatta al mercato multipiattaforma grazie a due versioni.
    La prima titola “Tony Hawk Project 8” ed è disponibile per XBox, Ps2, XBox360 e, nel futuro, Ps3. Grafica in alta definizione, migliorie fisiche e alta fedeltà agli schemi classici della serie.

    Su Wii però le cose cambiano: abbandonata la fisica realista, la simulazione, il free roaming e, soprattutto, i controlli classici, ecco che ci viene proposto un titolo arcade, fresco e immediato, in linea col concetto di divertimento in puro Nintendo style.
    Vediamo di prendere in mano i comandi e gettarci nella mischia lungo pendii e colline di tutto il mondo.

    Avviato il gioco (provato in una versione quasi definitiva), ci accoglie un menù semplice e razionale. Single player, multiplayer e gestione delle opzioni (ridotte ai minimi termini).

    Intraprendendo la carriera in giocatore singolo il gioco guiderà l’utente nelle fasi di creazione del personaggio e nell’apprendimento dei rudimenti di controllo e dei trick.
    La prima fase permetterà all’utente di creare un’alter ego virtuale, personalizzandolo in ogni dettaglio, aggiungendo accessori come occhiali, copricapo, e vestiti in modo da ottenere lo stile desiderato.
    Creato il personaggio seguirà un tutorial strutturato in vari livelli che -in modo molto semplice- porterà il giocatore a padroneggiare la propria tavola e gli permetterà di dilettarsi in trick e acrobazie durante le sue discese.

    Presa confidenza con i comandi e con la sensibilità del controller (ci è sembrata calibrata abbastanza bene: lo sterzo della tavola ha un buon angolo per eseguire anche curve a 90°) si parte con la prima gara.
    Ogni gara è anticipata da un’introduzione ad opera di personaggi non giocanti che ci descriveranno le sfide e i luoghi dove esse si terranno.
    Tre, due, uno, via.
    In gara sono pochi gli elementi disponibili al giocatore per tentare di giungere per primo al traguardo: gravità, trick (che serviranno a guadagnare punti per riempire la barra del boost), calci e pugni.
    Durante la discesa il giocatore potrà infatti combattere con gli avversari per rallentarli e sbilanciarli.
    Con un po’ di pratica sarà possibile dar luogo a simpatiche scazzottate in movimento, ancora più esilaranti se attuate nelle sessioni in multigiocatore tramite split screen con un vostro amico.

    Ammesso di riuscire a proseguire la discesa vivi, per giungere al traguardo per primi oltre alle traiettorie (sempre molto arcade comunque) dovrete esibirvi in acrobazie, sfruttando gli elementi dello scenario, per guadagnare punti che incrementeranno la barra del boost.
    Una volta riempita bastera agitare il pad per attivare la supervelocità e scendere per la collina come un razzo.
    Come spesso succede in giochi simili, molto arcade, una sapiente gestione del boost potrebbe fare la differenza nel rettilineo finale prima del traguardo, permettendovi di bruciare il vostro avversario precedentemente appaiato.

    Parlando del controllo ecco una breve panoramica su tutto il sistema: il telecomando va impugnato orizzontalmente come un volante.
    Il tasto 1 è designato allo scazzottamento e al grind, mentre il 2 in combinazione con le freccette permetterà di eseguire un buon numero di trick diversi.
    Il gioco non stanca, può essere giocato comodamente da seduto senza che il giocatore si affatichi troppo (anche se in piedi è più coinvolgente) e il controller impugnato orizzontalmente permette di raggiungere tutti i comandi senza problemi particolari. Sfortunatamente, per raggiungere alte velocità e darsi lo slancio, si dovrà premere la freccia direzionale, molto piccola (spesso il dito scivolerà su direzioni indesiderate) e situata in una posizione leggermente scomoda.

    Con l’avanzare dei livelli verranno sbloccate nuove location (nella sessione di prova concessaci siamo riusciti a sbloccarne quasi una decina) e nuove possibilità di personalizzazioni.
    Se quelle riguardo gli accessori si rivelano meramente estetiche, la scelta di uno skate migliore riuscirà a garantire quel quid in più che in gara potrebbe aiutare molto.

    Riguardo il multiplayer infine segnaliamo che si potrà giocare in 4 giocatori in split screen e non sembra nei piani una modalità di multiplayer online. A questo proposito non è difficile prevedere sessioni frenetiche e divertenti, magari sperando che le risse e il coinvolgimento fisico virtuale non si tramuti in bagarre reali di fronte al monitor!


     
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0 replies since 17/8/2008, 20:48   69 views
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